- Cosa sono gli afidi e quali sono le caratteristiche principali
- Le specie più comuni di afidi
- Come riconoscere gli afidi delle piante e fare opportuna prevenzione
- Come eliminare la presenza di afidi sulle piante
Gli afidi sono dei parassiti pericolosi per le piante. Si riproducono molto velocemente nelle piante da interno e da esterno portandole ad una condizione patologica complicata e che potrebbe portare alla loro morte.
Pertanto, riveste particolare importanza combattere gli afidi il prima possibile. Far questo richiede naturalmente accorgersi quanto prima della loro sgradita presenza.
In questo articolo scopriremo più da vicino le caratteristiche di questo diffuso parassita, come riconoscerli, fare opportuna prevenzione e come poterli definitivamente eliminarli.
Cosa sono gli afidi e quali sono le caratteristiche principali
Sono chiamati comunemente anche pidocchi delle piante, come altri parassiti. Ci sono numerose specie differenti in natura ma quella dotata di ali è sicuramente quella più pericolosa. Questo perché gli spostamenti tra piante possono avvenire molto più facilmente infettando arbusti sani. Ecco spiegato come mai il parassita può infettare piante circostanti a quelle già infettate.
Una delle principali caratteristiche che accomuna i parassiti che infestano le piante è la produzione della melata. Essa è un composto di natura zuccherina che proviene dalle feci e si deposita sulle piante. La melata assorbe il nutrimento dall’arbusto infettato che, a distanza di tempo, comincia a perdere vigore e ad appassire velocemente. Ad aggravare il tutto è che la melata, essendo una sostanza organica piena di nutrienti, attira altri germi e virus, i quali attaccano la pianta inducendone la morte prematura.
Questi parassiti sono fitofagi, ovvero si nutrono della linfa delle piante. Sottrae loro la fonte principale per rimanere in vita e in buona salute. La secrezione salivare degli afidi, inoltre, è in grado di determinare una deformazione morfologica importante nelle foglie delle piante. Oltre a determinare un problema estetico, le funzioni fisiologiche vengono completamente compromesse.
Come per tutti i parassiti, anche per gli afidi il clima umido e caldo facilita la loro moltiplicazione e diffusione. Il freddo e la pioggia, infatti, rendono difficile il loro ciclo di vita. Un buon suggerimento, pertanto, è quello di tener lontano le piante da interni da fonti di calore come termosifoni, apparecchiature per il riscaldamento o lampade. Inoltre, è fondamentale pulire accuratamente le foglie degli arbusti almeno una volta a settimana intervenendo tempestivamente qualora si riscontrino dei problemi visibili sulla pianta.
Le specie più comuni di afidi
Gli afidi sono tra gli insetti più piccoli in natura. In genere, non superano i 4 millimetri di lunghezza. Hanno una forma ovale e possono essere di differenti colori, tra cui il colore giallo, verde e grigio. Tuttavia, le specie più comuni sono quelle nere e bianche. Gli afidi neri tendono ad aggredire piante di ciliegio e legumi. Gli afidi verdi attaccano principalmente piante da frutto come il pesco e il melo. Gli afidi bianchi infestano frequentemente i pomodori.
In generale, questi parassiti prediligono piante giovani che hanno foglie tenere. Particolare attenzione la rivolgono anche agli orti facendo preoccupare non poco le aziende agricole. I danni subiti dai frutti rendono problematica l’intera filiera di coltivazione, produzione e vendita e il consumo globale ne subisce le amare conseguenze.
Come riconoscere gli afidi delle piante e fare opportuna prevenzione
L’infestazione di una pianta da parte degli afidi può essere facilmente riconoscibile dalla presenza massiccia di formiche attorno ad essa. Le formiche, infatti, vengono attirate dalla melata prodotta dai parassiti. Sia le formiche che gli afidi, pertanto, contribuiscono all’aggressione delle piante e alla loro morte prosperando in simbiosi. Le formiche sono completamente innocue ma rappresentano un ottimo indicatore per la presenza di afidi nel giardino o nel terreno attigui alla pianta.
Il miglior modo per proteggersi dalla presenza degli afidi è fare prevenzione. Una buona strategia preventiva si avvale di una concimazione equilibrata e una pacciamatura adeguata che preveda di ricoprire il terreno con materiale che impedisce la presenza di infestanti.
Bisogna evitare di innaffiare le piante con acqua eccessivamente fredda o sottoporre trattamenti con prodotti chimici aggressivi. Questi ultimi, infatti, potrebbero indebolire la struttura della pianta e le foglie rendendole notevolmente vulnerabili agli attacchi degli afidi che tendono ad attaccare le parti deboli.
Come eliminare la presenza di afidi sulle piante
Liberarsi dei parassiti non è compito facile ma neanche impresa impossibile. Per combatterli si possono utilizzare sia rimedi naturali che prodotti chimici. Uno dei rimedi naturali più efficaci è lo spray a base di ortica. La preparazione è abbastanza semplice. Si immergono le foglie di ortica in un recipiente di acqua e vanno lasciate in macerazione per almeno una settimana. La miscela preparata sarà abbastanza forte per uccidere gli afidi.
Un altro rimedio naturale di largo utilizzo consiste nello strofinare le foglie delle piante infestate con del cotone imbevuto di una soluzione alcolica. Gli afidi non sopportano l’alcool che pertanto allontanerà la loro spiacevole presenza.
Un’altra soluzione prevede l’uso del sapone di Marsiglia. Quest’ultima soluzione è da preferire rispetto alle precedenti in quanto è meno invasiva e facilmente tollerata dalla pianta. Il sapone crea una barriera patinata intorno all’arbusto che determina il soffocamento degli afidi causandone la loro morte per asfissia.
Naturalmente, tutti questi rimedi dovranno essere utilizzati in maniera sistematica per diverso tempo in quanto i parassiti non muoiono dopo un solo trattamento ma richiedono trattamenti di lunga durata e ripetuti nel tempo.
Una strategia che spesso si rivela vincente è quella della disinfestazione ecologica che evita l’uso di insetticidi a favore dell’utilizzo di insetti antagonisti per la lotta biologica come la sirfide e la coccinella. Il processo è del tutto naturale ed è ecocompatibile.
Un altro tipo di intervento è l’endoterapia che prevede l’iniezione di una soluzione insetticida direttamente nel tronco della pianta malata.
Qualora i rimedi naturali non dovessero sortire alcun effetto positivo, è possibile liberarsi dai parassiti per mezzo di insetticidi specifici per gli afidi. Ci sono diverse formulazioni ma quelle più usate sono a base di rotenone, piretro, pririmicard e triclorfon. Quando acquistiamo uno tra questi prodotti dovremmo seguire scrupolosamente le indicazioni fornite sul foglietto illustrativo. Inoltre, è importante rispettare le modalità di utilizzo, i tempi del trattamento e le eventuali precauzioni da adottare prima dell’uso.
Per ottenere maggiore sicurezza che le piante siano state doverosamente disinfestate, si consiglia di rivolgersi a ditte specializzate nel settore. Contattandole, si potrà richiedere un preventivo e ricevere la proposta dei servizi offerti.