Quante volte ti sarai chiesto “dove vanno le zanzare nei mesi freddi? Si nascondono? Migrano?”. Siamo infatti portati a pensare che le temperature rigide dei mesi invernali, che caratterizzano molte regioni italiane, possano “sterminare” le zanzare.
In realtà le zanzare hanno un ciclo vitale diverso a seconda delle specie. La aedes albopticus, quella che noi comunemente chiamiamo la zanzara tigre, d’inverno non può vivere. Ad arrivare alla primavera successiva sono le uova, che entrano in una specie di letargo (chiamato in gergo diapausa), in cui il loro sviluppo è temporaneamente ritardato.
Diverso invece è il caso delle culex pipiens, la specie più comune in Italia, o la anopheles: queste da adulte possono entrare nello stato di “diapausa” ed attendere i primi caldi per risvegliarsi (e tornare a pungere. Significa che gli insetti trovano un posto in cui si nascondono e dove sopravvivono all’inverno rallentando le proprie funzioni vitali, per poi risvegliarsi quando la temperatura torna a salire.
Le zanzare che non se ne vanno
La stagionalità delle zanzare nell’ultimo decennio si è estesa molto a causa del cambiamento climatico e dell’aumento delle temperature medie. Ma non è l’unico fattore. In Europa sono arrivate anche nuove specie: dopo la aedes albopticus è stato il turno della aedes japonicus e della aedes koreicus, che arrivano, come dicono i loro nomi, dal Giappone e dalla Corea. Sono due zanzare che possono sopravvivere anche a temperature più basse rispetto per esempio, alla zanzara tigre, di origine tropicale, e che dunque riescono ad ambientarsi anche in montagna e continuano a essere attive anche in inverno.
Dove si nascondono nel periodo invernale?
Cantine e soffitte, ma anche zone nascoste dell’appartamento, sono i luoghi che preferiscono, in cui possono sopravvivere in uno stato di “pausa” fino a 6 mesi.
La caratteristica principale che le attira negli ambienti domestici è il caldo, ideale per depositare le uova o rifugiarsi per attendere l’alzarsi delle temperature. Sono sufficienti 22 gradi perchè possano continuare a vivere, riprodursi e pungere. Non serve uno spazio molto ampio, può bastare anche un vaso di fiori abbandonato sopra un pensile, o un piccolo spazio tra la parete e l’armadio.
Le zanzare possono anche deporre le uova nell’acqua congelata. In questo modo le uova sono perfettamente conservate e possono schiudersi quando l’acqua si scongela e si riscalda alla giusta temperatura. Nuove zanzare cresceranno e si prepareranno a nutrirsi non appena finirà l’inverno.
Se la temperatura lo permette, le zanzare possono risvegliarsi prima e iniziare a pungere in anticipo rispetto alla stagione. In genere, però, per sei lunghi mesi una zanzara può sopravvivere in diapausa, mentre con le funzioni vitali attive non dura più di un mese. Quasi 30 giorni, però, molto attivi. Le proteine che questi insetti (femmina) prelevano dall’uomo servono per la riproduzione e la manutenzione delle uova. Uova che per schiudersi hanno bisogno di condizioni di temperatura, umidità (e ristagni d’acqua) luce ben precise. Se tutto questo si verifica, in un mese di vita una “coppia” di zanzare può produrre migliaia di milioni di miliardi di individui prima dell’arrivo della stagione fredda.