Lotta alle cimici verdi: come combattere le infestazioni di fine estate
Le cimici verdi (nome comune delle specie Palomena prasina e Nezara viridula) sono insetti fitofagi appartenenti all’ordine dei Rincoti che spesso invadono le aree urbane e rurali nel periodo di fine estate o all’inizio dell’autunno. In questo periodo, infatti, alla prima generazione di adulti si aggiunge una seconda generazione nata a seguito degli accoppiamenti che avvengono ai primi di luglio. Gli adulti, rimasti in attività per gran parte del mese di settembre, si preparano alla diapausa invernale per cui si avvicinano alle abitazioni alla ricerca di ripari dal freddo. Si può quindi assistere alla concentrazione di molti individui nei pressi delle case (intorno agli infissi di porte e finestre, in corrispondenza di intercapedini, legnaie riparate, anfratti nel terreno vicino alle case, etc…).
Gli adulti hanno colore variabile dal verde pastello al verde scuro, e nel periodo invernale le femmine sviluppano una livrea bruna. Hanno tipica forma pentagonale. Durante le fasi di sviluppo dell’insetto, caratterizzato da metamorfosi incompleta, la sua livrea cambia per cui è importante riconoscere anche gli altri stadi di sviluppo (fig.1). In particolare le neanidi sono quasi nere, punteggiate di bianco; le ninfe, in base all’età, possono presentare il pronoto nerastro o verdastro, mentre il resto del corpo è di colore verde esclusa una zona dorsale al centro dell’addome che si presenta maculata di bianco e nerastro. La livrea viene completata da tipiche macchie bianche poste in file longitudinali ai bordi del corpo; spesso vi è anche una punteggiatura marginale rossastra.
La cimice è polifaga ed è praticamente cosmopolita; provo¬ca i danni maggiori soprattutto nelle coltivazioni ortive ed al pomodoro in particolare. Sui frutti di pomodoro provocano tipiche punteggiature clorotiche, più o meno confluenti ed evidenti, nella bacca in fase di maturazione; queste punteggiature, in seguito, divengono necrosi localizzate molto sfumate. Le cimici, inoltre, trasmettono, con le loro punture e col secreto di particolari ghiandole repugnatorie, uno sgradevole sapore ai frutti che non possono essere commercializzati. Nel nocciolo provocano alterazione del frutto (cimiciato) che lo rende non commestibile in quanto sgradevole, inoltre possono provocare danni gravi anche ai baccelli delle leguminose.
Se disturbate, le cimici emettono una sostanza dall’odore persistente e sgradevole simile a odore di erba al macero, secreta da ghiandole toraciche. La stessa sostanza e lo stesso odore sono riscontrabili nelle zone invase dalla specie persino sugli indumenti del bucato stesi ad asciugare o se inavvertitamente un esemplare è stato schiacciato.
Difesa delle piante. Se si possiede un orto è importante individuare la presenza delle cimici soprattutto a carico delle piante giovani di leguminose e pomodori. Se si notano ostacoli allo sviluppo vegetativo o danni ai frutti è opportuno intervenire con piretroidi ammessi all’uso soprattutto sulle forme giovanili che sono più sensibili e che spesso si ritrovano ammassate in alcuni punti della pianta. Una buona alternativa alla lotta chimica può essere la coltivazione di alcuni esemplari di crucifere già nel periodo primaverile come “piante-esca” per attirare le cimici. Le piante esca andranno poi eliminate e distrutte in modo da impedire la diffusione delle cimici presenti su di esse. Poiché le femmine della cimice depongono le uova in gruppi di 12 uova nella pagina inferiore delle foglie, un altro intervento a basso impatto ambientale, benché più complesso, consiste nell’eliminare queste foglie delle piante infestate, operazione da fare nel periodo di aprile-maggio.
Difesa delle abitazioni. Se durante l’inverno vengono individuati punti in cui le cimici svernano è opportuno trattare questi punti con l’uso di insetticidi ad ampio spettro. In generale l’applicazione di zanzariere, tende e repellenti lungo i bordi di porte e finestre può aiutare a mantenere lontane le cimici. Per evitare l’emissione di odori sgradevoli è sempre utile ricordare di non schiacciare le cimici dentro casa ma cercare piuttosto di catturarle e allontanarle. In caso di presenza massiva è consigliabile richiedere l’intervento di professionisti specializzati nella disinfestazione in modo da poter effettuare un trattamento degli ambienti esterni da cui potenzialmente arrivano le cimici (principalmente aree verdi) a cui integrare gli accorgimenti già riportati in precedenza.